Quando Pietro (nipote di Eugenio, cieco di guerra al quale anch'io ho fatto da accompagnatore...) mi ha chiesto di dipingere o disegnare qualcosa per illustrare l'inno dell'Associazione Italiana Ciechi di Guerra, mi è parsa una cosa strana perchè la guerra sembra cosa lontana di una volta dei nostri genitori e nonni... mi è però bastato spostare il pernsiero a tanti conflitti nel mondo e a tanti bambini per sentire tutta l'attualità delle parole "cieco di guerra". Ho poi chiesto a mio figlio di posare per un paio di foto per avere un riferimento... vedendolo, immaginando mi sono venuti i brividi.
Questi tre dipinti sono il risultato...
... un'esplosione una luce che spegne gli
occhi ...
... il cieco indica con il bastone un sole disegnato sulla sabbia...
... sollevando l'ancora si naviga
il mare della vita ...